L’Italia dei cento campanili e del pranzo domenicale con mammà è il nostro vero welfare anticrisi, ma anche la zavorra più pesante sulla strada dell’autodeterminazione di gay e lesbiche del Belpaese.
Lo sa bene Flavia Biondi, al suo secondo libro a fumetti ambientato nella provincia italiana dopo Barba di perle di due anni fa. La cornice del racconto è ancora la Toscana di oggi, ma da Firenze passiamo a Siena; di nuovo si parla del tormentato percorso di accettazione di sé di un giovane omosessuale che non si definisce tale e anzi guarda con disprezzo ai froci che si “abbassano” a sbandierare al mondo l’attrazione verso gli uomini. Thomas, giornalista trentenne in odor di promozione a Milano si rende conto di aver costruito la sua esistenza su un fragilissimo castello di menzogne (ha una fidanzata che lo aspetta da anni per metter su casa) che rischia di implodere miseramente quando nella sua vita irrompe Leone, fratello ventenne della sua principale, a sua volta lesbica…
Con L’orgoglio di Leone (Renbooks, 152 pp. in b/n, 9,90 euro) Flavia Biondi fa centro di nuovo con una storia toccante, che stupisce per il disegno sempre più maturo e personale ma anche per la lucidità con la quale dipana il sempreverde tema del coming out: i dialoghi con le schermaglie ideologico-sentimentali tra i protagonisti, in proposito, sono delle piccole perle di arguzia.
Addolora un po’ che un soggetto di questo tipo faccia ancora parte dell’emergenza espressiva di un’autrice di venticinque anni, come lo è stato per i gay e le lesbiche di venti, e trenta, e quarant’anni fa. Quando si dice dell’Italia sempre immobile…
Al contrario degli Stati Uniti, dove il fenomeno fumettistico dello scorso anno è una serie di fantascienza – ancora in corso – piena di personaggi e situazioni lgbt: Saga (voll. 1-4, Bao Publishing, 168/152 pp. a colori, 14 euro cad.), scritto da Brian K. Vaughan e disegnato da Fiona Staples.
La piccola Hazel nasce da un amore clandestino tra i due disertori Alana e Marko, originari rispettivamente del pianeta Landfall e del suo satellite Wreath, in guerra da decenni. Mentre i governi dei due mondi appaltano il conflitto ai pianeti circostanti, tutti si lanciano sulle tracce dei due fuggitivi affinché il messaggio di pacificazione intergalattica non trapeli. Tra i gli inseguitori ci sono anche la coppia di reporter d’assalto gay Upsher e Doff, l’agente speciale Gale, anch’egli omosessuale, e l’erede al trono della dinastia che governa il Regno Robot, vittima di destabilizzanti fantasie omoerotiche.