Roma è la città in cui nascono i Libra. Le loro sonorità sono “elettro-minimal” dal respiro internazionale; più che una classica rock band, sul palco danno l’idea di quattro dj-producer. Il loro video Sotto Pelle è stato premiato come miglior video italiano a tema LGBT dello scorso anno per il canale YouTube “Gay Music Chart”. Sorprende l’idea di rappresentare un abbandono, la fine di un amore (che nel testo della canzone ha una connotazione etero) con un video che invece rivela inaspettatamente un rapporto omosex: “L’idea è nata in maniera molto naturale da un concept del regista Antonio Filippelli – dice Iacopo Sinigaglia, cantante e tastierista della band – una serie di quadri visivi con immagini che volevamo fossero molto forti. Quando abbiamo fatto il nome di Jacopo Matricciano e Angelo De Luca, due nostri amici, ci siamo resi subito conto che sarebbero stati perfetti e che il brano avrebbe avuto un significato ancora più forte utilizzando solo loro due.
Il rapporto omosex non era escluso dal video fin dall’inizio, ma focalizzandoci solamente su di esso abbiamo aggiunto un contrasto fra il testo e le immagini che ha rafforzato ancora di più la volontà di parlare d’amore, a prescindere dall’orientamento sessuale e dal giudizio esterno; è stata quindi un’occasione per aggiungere un ulteriore livello comunicativo contro i pregiudizi inutili e in favore dei sentimenti autentici”. Come regalo ai loro fan, a fine 2014 i Libra hanno pubblicato un altro clip: un’originale cover di Lucio Dalla, Tu non mi basti mai, brano estremamente attuale nonostante sia stato scritto una decina di anni fa; un omaggio al’artista stimato nonché inusuale accostamento alle sonorità elettroniche dei Libra. Nel video – come ideale prosecuzione – appaiono ancora gli amanti del precedente Sotto Pelle: “I due video sono stati progettati assieme; all’epoca stavamo già lavorando al brano di Lucio Dalla e siamo andati sul set con l’idea di girare materiale sufficiente per entrambe le canzoni.
Quando si compone una cover bisogna sempre cercare di renderla propria senza necessariamente stravolgerla, ma fornendo comunque un punto di vista personale; l’idea di creare due videoclip che dialogassero fra di loro ci è sembrata subito adatta per unire queste due canzoni scritte da persone diverse. La figura di Lucio Dalla inoltre sposa perfettamente quell’idea di libertà e di amore senza etichette che volevamo comunicare con Sotto Pelle, ma questa è una cosa che abbiamo razionalizzato solo successivamente e fa parte di quelle incredibili occasioni della vita, più o meno casuali, che ci vengono a trovare”.