È tempo di vacanze e che cosa meglio di unire al riposo e allo svago uno spettacolo a teatro in una delle più celebrate località turistiche?
L’offerta dei festival estivi è come sempre variegata e riesce a soddisfare ogni palato. Ai lettori presentiamo una selezione mirata sulle proposte legate alle tematiche LGBT che troviamo nei cartelloni delle rassegne più consolidate. Scelte di alto profilo al festival dei 2 Mondi di Spoleto (sino al 15 luglio): Robert Wilson prosegue il sodalizio artistico con il grande ballerino e attore Michail Baryšnikov per far conoscere aspetti inediti della biografia di Vaclav Nižinskij, danzatore dei Ballets Russes e amante di Sergej Djagilev, il coreografo che un secolo fa ne fece una star. In Letter to a Man, basato sui diari del primo, diventiamo testimoni della loro tumultuosa relazione nella vita e nel lavoro e partecipi della fragilità e delle contraddizioni di Vaslav anche rispetto alla sua identità sessuale che lo condurranno nella spirale della follia.
Se Ninetto Davoli ritorna a Pasolini interpretando Il vantone che l’autore riscrisse da Plauto, Valerio Binasco si misura con la regia del più noto Porcile in cui Julian (Francesco Borchi) mette in crisi i genitori a causa di un estremo feticismo erotico. Sono entrambi ufficiali ussari dell’esercito napoleonico e per vent’anni si fanno la guerra: I duellanti è una storia tra uomini ricca di sublimate tensioni omoerotiche. Al romanzo di Joseph Conrad si è ispirato Ridley Scott per il film omonimo e ora è il bravo e fascinoso Alessio Boni a firmare e interpretare la pièce, dove suo rivale è Marcello Prayer. Juliette Gréco nella sua lunga vita ha coniugato teatro, musica e poesia e dà l’addio alle scene con il recital evento Merci. www.festivaldispoleto.it
Alla Biennale Teatro (30/7- 9/8) è confermata la direzione del catalano Alex Rigola che a Venezia ha chiamato prestigiosi nomi della scena internazionale: il geniale regista svizzero Christoph Marthaler vince il Leone d’Oro alla carriera e ci regala in prima italiana Une Île Flottante, il tedesco Thomas Ostermeir rilegge con il consueto piglio irriverente un classico di Fassbinder, Il matrimonio di Maria Braun, e lo spagnolo Lluìs Pasqual per denunciare l’intolleranza nel passato e nel presente si rifà a Lope De Vega con El Caballero de Olmedo. A rappresentare i nostri colori ci sono Romeo Castellucci con Giulio Cesare – Pezzi staccati e Antonio Latella con il trittico dedicato a tre figure emblematiche del Novecento: A.H. (uno sconvolgente ritratto di Adolf Hitler), Ma (dedicato a Pasolini e alla madre Susanna Colussi) e Caro George (incentrato sulla sofferta relazione tra Francis Bacon e il compagno George Dyer). www.labiennale.org
Santarcangelo dei Teatri (10-19/7) festeggia il 45o compleanno e si conferma ribalta d’elezione per la ricerca teatrale. La curatrice Silvia Bottiroli si affida sia a talenti emergenti in Italia e all’estero (il coreografo danese Mette Ingvartsen che in 69 Positions celebra la nudità, l’erotismo orgiastico e le utopie sulla sessualità tipiche della controcultura e della scena sperimentale degli anni ‘60) sia ad artisti affermati come l’attrice Silvia Calderoni dei Motus, che, giocando sulla sua androginia, è la protagonista della performance MIDDLESEX, una sorta di coming out teatrale che intende esplorare i turbamenti di genere e il labile confine tra maschile e femminile. www.santarcangelofestival.com
Le location sono, oltre che Torino, le splendide dimore sabaude che ospitano Teatro a corte (15/7-2/8), diretto da Beppe Navello, che continua la ricognizione sulla scena europea privilegiando danza, teatro di figura e circo. Prendendo spunto dalle critiche rivolte alla rivoluzionaria coreografia che proprio Nijinsky ideò per le Sacre du printemps di Stravinskij (definita Massacre du printemps) la brasiliana Maria Clara Villa Lobos firma il provocatorio Mass-Sacre dove, in tempo di Expo, denuncia l’industria del cibo e il trattamento subito dagli animali. Una è funambola, l’altra è trapezista: la giovane coppia finlandese formata da Sonja Kosonen e Elice Abonce con Capilotractées si rifanno alla tradizioni circensi in cui le donne si esibiscono essenzialmente col corpo. Loro si focalizzano sui capelli, realizzando bizzarre acconciature in grado di sostenerne il peso solo con la forza della chioma. www.teatroacorte.it
Il cartellone del Todi Festival (21-30 agosto), direzione artistica di Silvano Spada, apre con una nuova versione di Cabaret (da Goodbye to Berlin di Christopher Isherwood), regia di Saverio Marconi, interpreti Giampiero Ingrassia e Giulia Ottonello) e prosegue con l’appassionante confronto al maschile di Emigranti, scritta da Slawomir Mrozek e interpretata da Mauro Bianchi e Giancarlo Fares. www.todifestival.it