È colpa del PD? È colpa del Movimento 5 Stelle? È colpa di Alfano, Grillo o Renzi? Del canguro o del giaguaro? O ha sbagliato il movimento gay? Nella caccia alle responsabilità per gli imperdonabili ritardi che ha subìto la leggiucola per le unioni civili al Senato (mentre scrivo non si può prevedere come e se passerà), abbiamo dimenticato il nostro ruolo e la nostra eventuale responsabilità personale.
Votando questo o quel partito abbiamo ampiamente sottovalutando quanto e come in Italia non esista nessuna forza politica favorevole, senza se e senza ma, ai nostri diritti. I partiti italiani sono i nostri avversari politici e mai i nostri alleati. Certo è una situazione che disorienta.
Il programma elettorale del PD recitava: “Daremo sostanza normativa al principio riconosciuto dalla Corte Costituzionale, per il quale una coppia omosessuale ha diritto a vivere la propria unione ottenendone il riconoscimento giuridico. È inoltre urgente una legge contro l’omofobia”. Una dichiarazione di principio tanto fumosa da consentire all’ala cattolica del PD di fare buon viso e cattivo gioco per ridurre i diritti garantiti dalla già insufficiente legge. L’eurodeputato gay del PD Daniele Viotti in un tweet ha fatto un’analisi politica molto condivisibile sull’operato ideologico dei colleghi di partito cattolici: “La dico semplice, ma non mi vengono altre parole: i senatori Di Giorgi, Lepri e i cattodem hanno rotto il cazzo”. Certo noi che abbiamo votato PD ci dovremmo assumere la responsabilità di aver sostenuto anche l’ala oltranzista cattolica insieme all’ignobile scelta di Renzi di regalare libertà di coscienza ai suoi parlamentari: i diritti civili per gli omosessuali sono diritti umani, chi non vuole garantirli di coscienza non ne ha una.
Non è piaciuto ai gay il M5S nonostante avesse assicurato il sostegno alla legge. Non ha persuaso non per le strategie parlamentari (il no al canguro, un espediente per imbavagliare il Parlamento è assolutamente legittimo) ma per il via libera alla libertà di coscienza calato dal blog e perché anche il movimento deve fare i conti con alcune voci contrarie ai diritti tra i suoi portavoce. Certo noi che abbiamo votato M5S abbiamo le nostre responsabilità.
Non va meglio per noi che abbiamo votato Forza Italia, Lega Nord e NCD: abbiamo scelto coerentemente per il no ai nostri diritti. E nel momento in cui solo i partiti, e non il Paese, ci sono rimasti nemici non riesco a non pensare alla parole del filosofo Bertrand Russell che solleticavano i miei “tiramenti” politici giovanili: “Senza ribellione, l’umanità ristagnerebbe e l’ingiustizia sarebbe irrimediabile. L’uomo che rifiuta di obbedire all’autorità ha quindi, in determinate circostanze, una funzione legittima, purché la sua disubbidienza sia dettata da motivi non tanto personali quanto sociali”.