Cos’è l’amore? Ce lo spiega La Badante, un collettivo misterioso che ha reinterpretato in italiano alcune fra le più dissacranti canzoni dei Fangoria.
(prima pubblicazione Pride estate 2018)
Per chi non li conoscesse i Fangoria sono un famoso duo elettropop spagnolo, formato dalla cantante Alaska e da Nacho Canut. Lei è stata anche una delle prime attrici di Almodóvar e, sicuramente, la più famosa icona gay ispanica almeno al pari della nostra Raffaella. Hanno registrato più di una dozzina di album, alcune loro canzoni sono state innalzate a simbolo della comunità LGBT locale, come ¿A quién le importa?, che lo scorso anno è stata adottata come inno ufficiale del World Pride di Madrid. Negli ultimi anni la base dei fan italiani dei Fangoria ha raggiunto un numero così consistente che qualcuno (evidentemente con delle ottime credenziali da essere professionalmente credibile) ha pensato di produrre un disco contenente interpretazioni delle loro canzoni.
La Badante è il “collettivo misterioso” che per INRI (un’etichetta italiana tra le più attente alle nuove tendenze e alle nuove generazioni di musicisti) ha pubblicato L’amore è un algoritmo borghese, contenente otto brani del gruppo spagnolo tradotti in italiano, scelti, a detta della stessa Badante, fra i più rappresentativi della loro produzione: “Sono difatti tutti loro singoli tranne Errori madornali (Errores garrafales), che è un pezzo minore, ma con un testo molto forte, che parla sostanzialmente del disturbo narcisistico di personalità”. Detto fatto, la copertina del disco mostra una ragazza filippina in lacrime, mentre, sconsolata, consuma la sua cena frugale.
Sorvolando sul messaggio sociale della fotografia, l’operazione è stata genuinamente dettata da una necessità impellente: “Volevamo fare opera di divulgazione; non esiste in Italia un gruppo musicale che abbina a questo tipo di musica dei testi leggeri, ma mai banali”. Esigenza tuttavia ispirata in primis da sincera dedizione: “Pur avendo età, sesso e gusti diversi in campo musicale, abbiamo in comune una passione per il camp in genere e una vera e propria devozione per la musica elettropop dei Fangoria”.
Quando si interpreta un brano ci si trova solitamente di fronte a una decisione emblematica: stravolgere completamente gli arrangiamenti o mantenerne intatte le linee guida. La seconda scelta è stata quella perseguita da la Badante: “Essendo un disco-tributo, siamo rimasti quasi sempre fedeli agli arrangiamenti, tranne che per qualche pezzo un po’ datato al quale abbiamo cambiato dei suoni”.
Il risultato è sorprendente, considerando soprattutto la volontà di mantenere quanto più possibile il significato dei testi originali; d’altro canto sarebbe stato molto più semplice modificare completamente le parole, ma così facendo sarebbe andato perso almeno la metà dell’intento iniziale: “Tradurre dallo spagnolo all’italiano sembra facile ma non lo è, poiché le lingue sono assonanti, ma metricamente diverse. Per fare un esempio tra tanti, il testo dello special di Parole d’amore (Retorciendo palabras) è stato un inferno tradurlo, ma siamo felici e anche un po’ orgogliosi della sua resa in italiano. Ci abbiamo messo parecchio a rendere i concetti esattamente fedeli alla versione originale e non esiste una traduzione che non riproduca alla lettera il senso di ogni canzone”. Tuttavia, il solo fatto di affidare la voce di Alaska a un cantante maschile mischia le carte in tavola, tanto è che per certi versi il disco appare un prodotto che quanto meno strizza l’occhio al pubblico LGBT e uscendo oltretutto a giugno, il mese dei pride che si celebrano su e giù per la penisola, ne accentua questa caratterizzazione. “È stato un puro caso”, afferma la Badante, anche se il terzo video tratto da questo album, ossia Geometria polisentimentale (Geometria polisentimental) è uscito proprio nella giornata mondiale contro l’omofobia. D’altra parte risulta evidente la simbiosi tra il camp di questo disco e il successo ottenuto dai Fangoria tra il pubblico LGBT: “È vero che hanno una fan base LGBT molto forte, ma, come diceva Samantha di Sex And The City, ‘prima i gay, poi le donne, infine il mercato’; sono partiti da fenomeno indie per abbracciare il mainstream, motivo per il quale ogni loro album è primo in classifica spagnola”.
Per loro stessa ammissione un brano come Sfacciataggine (ma non il solo) è davvero supergay, in quanto ha la stessa tematica di I Will Survive: “Raffaella la potrebbe cantare bene, ma anche Marcella Bella non sarebbe affatto male; vi pare?”. Sarà, ma noi ci domandiamo: perché ostinarsi a mantenere il riserbo su chi sia la Badante, questo collettivo che ha raccolto alcune personalità e che ha saputo regalare un album così ironico e dissacrante? “Perché il presente è abbastanza desolante e noi ci portiamo avanti con il futuro prossimo, dove ognuno potrà ambire a quindici minuti di anonimato. Basta ostentazione, anonimato is the new black”. Geniali.